La Rai promuove attivamente la parita’ di genere e la rappresentazione non stereotipata della figura femminile attraverso un’offerta equilibrata, corretta per contenuti e linguaggi, e rivolta a rappresentare la varieta’ di ruoli assunti dalle donne nella societa’ contemporanea. Per rafforzare tale impegno la Rai – spiega una nota di Viale Mazzini – ha intrapreso una strada distinta e significativa verso la parita’ di genere, con l’obiettivo di contribuire alla crescita sociale, economica e ambientale del Paese, partendo dall’interno dell’azienda perche’ per essere promotori di un messaggio bisogna anche essere un esempio.
Un chiaro segnale del forte impegno del servizio pubblico e’ stata l’annuncio a fine febbraio della Main Media Partner con il Women 20 – l’engagement group ufficiale del G20 che lavora sulla parita’ di genere e l’empowerment femminile, guidato da Linda Laura Sabbadini. Con tale obiettivo, lo scorso febbraio, su iniziativa dell’amministratore delegato, in accordo con la Commissione Pari Opportunita’ dell’Azienda, e’ stato istituito un Tavolo tecnico per il superamento del Gender Gap con lo scopo di accrescere la valorizzazione delle competenze femminili e di contrastare gli stereotipi di genere.
Con queste finalita’, si stanno sviluppando progetti concreti che partono dall’interno dell’azienda; progetti che sono il frutto di un lavoro inter-direzionale insediato dall’amministratore delegato. In particolare, il Tavolo tecnico, su proposta dell’Ufficio Studi, ha definito un progetto in tre fasi che portera’ entro fine anno alla definizione e al varo di specifiche politiche strategiche per il riequilibrio di genere in azienda. La prima fase, avviata a gennaio 2021, e’ il data assessment che, con il contributo delle Risorse Umane restituira’ (entro fine aprile) un quadro di riferimento necessario per definire gli indicatori aziendali rispetto ai quali impostare le strategie. Indicatori su temi significativi, quali ad esempio, rafforzare la presenza delle donne ai vari livelli professionali, una maggiore trasparenza di valore in rapporto alle posizioni lavorative (pay gap).
Si valutera’ nel contempo la presenza delle donne all’interno di programmi di informazione e di intrattenimento e, con la Direzioni Relazioni internazionali, le politiche adottate dagli altri Servizi Pubblici Europei. In relazione agli studi sul contrasto agli stereotipi nella programmazione sullo squilibrio di genere on-screen e sul monitoraggio della rappresentazione femminile nella programmazione Rai- punto di partenza sostanziale sono le ricerche della Direzioni Marketing.
Una seconda fase, denominata mobilitazione interna, prevede l’avvio di un importante confronto in azienda, per promuovere, con la direzione Risorse Umane, l’empowerment femminile, per arricchire il quadro generale di nuovi temi e individuare soluzioni in un confronto diretto con i dipendenti. E’ qui che si inserisce il progetto “LeaderShe”, avviato dalla Direzione con Rai Academy che, entro il 15 marzo, vedra’ pubblicato nell’intranet aziendale un questionario online che coinvolgera’ tutti i dipendenti chiamati a dare il proprio contributo, fornendo le proprie considerazioni e percezioni circa l’attenzione alla parita’ di genere e alla sua espressione in azienda.
I risultati del questionario consentiranno di acquisire informazioni utili per comprendere con maggior accuratezza il contesto organizzativo e, nel corso del progetto, individuare possibili azioni di intervento e definire le strategie necessarie, per migliorare ulteriormente l’organizzazione lavorativa e per sviluppare una cultura aziendale ancora piu’ inclusiva e attenta alla gestione delle diversita’ di genere. Verranno inoltre avviate altre iniziative, come focus group e tavoli di confronto.
La terza fase e’ la stesura di un piano di azione il quale, sulla base dei dati e delle evidenze raccolte, permettera’ di definire gli obiettivi e di attuare politiche concrete di riequilibrio di genere, nel breve, medio e lungo periodo. Arriva intanto a compimento nei prossimi giorni il percorso della Consigliera/Consigliere di Fiducia lanciato con un bando a gennaio 2021, su iniziativa della Cpo Rai e Usigrai, che ha visto arrivare piu’ di 500 candidature. Il /la consigliere/a di fiducia dovra’ svolgere in totale autonomia, imparzialita’ e riservatezza compiti di supporto, consulenza ed assistenza nei confronti del personale che ne richieda l’intervento in quanto destinatario di comportamenti o atti di discriminazione, molestie, mobbing e straining.
Tra le diverse iniziative aziendali, per la Giornata mondiale della donna nelle trasmissioni di Rai Radio 1 verranno invitate a parlare solo donne, esperte in ogni campo : attualita’, politica, sport, sociale, esteri, salute, cultura, ambiente. Simbolicamente, verra’ ribaltata almeno nelle trasmissioni in onda l’8 marzo la sproporzione che troppo spesso quasi ovunque infrange il principio costituzionale della parita’. Principio che e’ alla base della campagna europea “Senza donne non ne se parla” – No Women No Panel, rilanciata e promossa lo scorso novembre dalla direttrice di Rai Radio1, Simona Sala e che ha ricevuto l’apprezzamento del Presidente della Repubblica.
Gli hashtag del giorno saranno dunque #staffettaRadio1 #donneprotagoniste #8marzo. Molti gli approfondimenti previsti, dal dramma dei femminicidi a quello della tratta al gender pay gap, dal prezzo pagato dalle donne nella tragedia della pandemia alla lotta agli stereotipi al protagonismo positivo anche in campo scientifico. Anche in ambito internazionale, nella giornata dell’8 marzo, la Rai sara’ rappresentata dalla direttrice di Relazioni Internazionali Simona Martorelli al Workshop online organizzato dall’EBU dal titolo Women’s Representation in PSM Content on the occasion of International Women’s Day, dove i Servizi Pubblici Europei si confronteranno sulle Best practices e sulla rappresentazione della donna in video.