di Maria Caterina Bruno
L’unione è da sempre sintomo di forza. Sarà tale proposito ad aver mosso l’Ateneo Vanvitelli ed altre sette università delle regioni Puglia e Campania (Università di Napoli Federico II, Università di Salerno, Università del Sannio, Università di Napoli Parthenope, Politecnico di Bari, Università di Bari, Università del Salento) a creare un gruppo di lavoro finalizzato a sviluppare una collaborazione di rete. Da qui, nasce il Programma di Valorizzazione #NOACRONYM, insieme a Fondazione Ricerca & Imprenditorialità (Fondazione R&I), per promuovere la ricerca degli atenei e metterla a servizio del mondo industriale e scientifico.
Capofila del progetto è l’Università della Campania Luigi Vanvitelli, la quale ha incentivato l’innalzamento del livello di sviluppo tecnologico, presentando – con il supporto di Fondazione R&I – una domanda di finanziamento per la realizzazione di Programmi di valorizzazione di brevetti e domande di brevetto attraverso progetti di Proof of Concept (PoC). Lo scopo del PoC, in italiano prova di concetto, è quello di verificare una teoria attraverso la stesura di una bozza progettuale, affiancata da strumenti quali il prototipo, il pilot o l’MVP (Minimum Viable Product).
Il MISE ha accolto 12 progetti, i quali otterranno un finanziamento complessivo di 803.359, di cui 346.220 a carico degli Atenei, 320.000 a carico del MISE e 137.139 a carico di Fondazione R&I. Tra questi, due progetti sono relativi al settore ICT (Vanvitelli), uno al settore aerospaziale e aviazione (Politecnico di Bari) e i restanti all’ambito sanità e biomedicale.
Per chi volesse approfondire, sono di seguito elencati i tre Poc – resi noti dal Vanvitelli Magazine – che saranno a disposizione del settore industriale:
1. Tuning meccanico Emulato Elettronicamente per harvester di energia vibrazionale – TEMELEV (Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”), che consentirà di eliminare nelle applicazioni di “Internet of Things”, la necessità dell’alimentazione elettrica via cavo e i costi di manutenzione e l’impatto ambientale delle batterie usa e getta;
2. NSTH transducer: Smart Transducers and Reinforcements for the Development of Artificial Intelligence in civil engineering application – STRAIN (Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”), che diventerà essenziale per sviluppare sistemi di allarme precoce (EWS) innovativi per applicazioni geotecniche e “Monitoraggio e Ripristino di salute strutturale” (SHMR);
3. Giunto radiale multiplo a controllo fine per riscrivere il sistema produttivo e d’uso di una bicicletta su misura, auto-costruibile e riconfigurabile – Re-Type (Politecnico di Bari);
4. Optical Rotation Sensor and its manufacturing method – RRPhCG (Politecnico di Bari);
5. Uso farmacologico di una miochina, l’irisina, in grado di preservare la funzione e la massa delle cellule pancreatiche, in condizioni dismetaboliche (Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”);
6. Irisina: strategia terapeutica innovativa per la cura di osteoporosi, sarcopenia – #ISTIOS (Università di Bari “Aldo Moro” e Università Politecnica delle Marche);
7. Ingegnerizzazione di un sistema di filtrazione brevettato mediante sviluppo e analisi di un prototipo – INSISTERE (Università degli Studi di Salerno);
8. Studio dell’efficacia del mesolactano, una composizione a base di mesoglicano e lattoferrina per il trattamento delle lesioni cutanee (Università degli Studi di Salerno);
9. Development of miniaturized l-kynurenine biosensor or for fast detection of L-Kynurenine in biological fluids. Polimeri a stampo molecolare specifici per l-chinurenina, procedimento per la loro preparazione e procedimento per l’estrazione di l-chinurenina da fluidi biologici – KynSensFast (Università degli Studi del Salento e Università di Perugia);
10. Fibre elettrofilate per la crescita e l’incremento di produttività di microorganismi (Università degli Studi del Salento);
11. Dispositivo con metodo per il monitoraggio, la gestione e la prevenzione del rischio dei pazienti cronici polipatologici – ANALYTICareS (Università Degli Studi Di Napoli Federico II);
12. Pinza porta aghi con capacità di manipolazione: strumento laparoscopico in grado di attuare un moto di rotazione di un ago da sutura – PACMAN (Università Degli Studi Di Napoli Federico II).