“Oggi sono centrali gli enti di tenuta sociale e coesione, come ci hanno insegnato Giuseppe Guzzetti, uno dei ‘padri’ delle Fondazioni di origine bancarie e Francesco Profumo che in qualità di Presidente Acri le sta ora guidando con grande saggezza. La Fondazione Cassa di risparmio di Firenze è una di queste, per la sua storia e per il profondo legame con il territorio. Un legame che si è aggiornato, dal ruolo di semplice ente erogatore a quello di istituzione filantropica contemporanea”. Ad affermarlo è il presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Firenze Luigi Salvadori che si occupa del ‘recovery plan’ della Toscana (Ngeu Tuscany) coordinato dalla Fondazione nel quale sono stati individuati, definiti, indicati con schede molto chiare dei progetti possibili e le loro ricadute sociali, secondo i criteri che l’Unione europea chiede di utilizzare.
“Lo mettiamo a disposizione del nostro territorio, della Regione, della Città metropolitana. – sostiene – Rientra nella nostra evoluzione: ascoltare, individuare i bisogni e strutturare l’attività erogativa come un investimento sul territorio. A una condizione: la misurazione del ritorno sociale e del rendimento duraturo”. “E’ necessario un salto di qualità, – aggiunge – il pubblico ha in mente grandi progetti, dalle tranvie ai restauri; il privato deve pensare a progetti dedicati anche alla crescita sociale. Come risorse e capitale sociale del territorio. Il modello? Avere un ruolo di agente di sviluppo e portatori di un valore sociale di prossimità”.