Frena l’export di vino pugliese nel mondo con il calo del 7,6% delle spedizioni duramente colpite dalla chiusura dei ristoranti per effetto dell’emergenza Covid anche all’estero che rappresentano il principale mercato di sbocco per le bottiglie di alta qualità. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dell’analisi dei dati Istat – Coeweb relativi all’anno 2020, con oltre 6,5 milioni di litri di vino fermi nelle cantine in Puglia per effetto della chiusura di ristoranti, bar ed enoteche in Italia e all’estero che ha fatto crollare i consumi fuori casa con gravi difficoltà per il settore vitivinicolo pugliese in particolar modo quello legato ai vini a indicazione geografica, a maggior valore aggiunto.
“Bisogna recuperare spazi e rapporti con i mercati esteri che stanno subendo una lunga battuta d’arresto a causa del Covid. Non bisogna perdere altro tempo intervenendo con una distillazione di emergenza nelle aree più produttive, con l’obiettivo di togliere dal consumo alimentare vini e mosti a valori paragonabili a quelli di mercato, non escludendo il ricorso alla vendemmia verde”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia. La chiusura dei ristoranti e i limiti ai festeggiamenti nella case rischia di dare il colpo di grazia ai consumi di vino che nel 2020 fanno registrare un crollo fuori casa del 38% per una perdita complessiva di quasi 230 milioni di euro, aggiunge Coldiretti Puglia.
“Con quasi 4 cantine su 10 (39%) che fanno registrare difficoltà a seguito dell’emergenza occorre intervenire rapidamente per sostenere le esportazioni, alleggerire le scorte, ridurre i costi e tagliare la burocrazia – dice Gianni Cantele, responsabile della Consulta Vitivinicola di Coldiretti Puglia – con il preciso dovere di pensare a strumenti per il settore che semplifichino, siano agili e flessibili ed immediatamente fruibili. Necessari le campagne promozionali regionali, nazionali e internazionali e la segmentazione dei canali della distribuzione”.
Coldiretti chiede al Governo di intervenire a livello nazionale con almeno 150 milioni di euro (valore medio 75 euro/ettolitro) attraverso aiuti nazionali vista la mancanza di disponibilità di risorse aggiuntive garantite per la situazione di emergenza da parte della Ue. Una misura che peraltro consentirebbe di produrre 25.000 litri alcol e gel disinfettanti 100% italiani che oggi vengono in larghissima parte approvvigionati sui mercati internazionali. La Francia peraltro – ricorda la Coldiretti – ha fino ad ora già messo a disposizione per interventi similari oltre 250 milioni di euro.