Sono in corso dalle 7 di stamane presidi di lavoratori di Amazon davanti a 7 sedi regionali in Lombardia. E’ quanto annunciano Fil-Cgil, Fit-Cisl e Uilt-Uil spiegando che le manifestazioni riguardano “tutti i lavoratori, dai dipendenti dei magazzini e degli hub con contratto nazionale di logistica alle aziende fornitrici dei servizi di logistica, della movimentazione e della distribuzione della merce”. “Lo sciopero di 24 ore – spiegano le organizzazioni sindacali – e’ stato deciso dopo la brusca interruzione nella trattativa per la contrattazione di secondo livello della filiera Amazon”. Diversi i temi in discussione. Si va, secondo i sindacati, “dalla verifica dei carichi e dei ritmi di lavoro imposti, alla verifica e la contrattazione dei turni di lavoro, dalla riduzione dell’orario di lavoro dei driver, dagli aumenti retributivi, e dalla clausola sociale e la continuita’ occupazionale per tutti in caso di cambio appalto o cambio fornitore, alla stabilizzazione dei tempi determinati e dei lavoratori somministrati, al rispetto delle normative sulla salute e la sicurezza fino all’indennita’ Covid”. “Nonostante il boom di fatturato – denunciano i rappresentanti dei lavoratori – Amazon non intende dedicare maggior attenzione alle condizioni dei lavoratori, oltre 5mila in Lombardia”. “I lavoratori sono stremati – proseguono – perche’ nei mesi della pandemia hanno garantito un servizio fondamentale e continuo, anche in condizioni di rischio, con l’ulteriore aggravante, per i somministrati, di dover garantire la massima flessibilita’ sul lavoro, spesso senza la corretta parita’ di trattamento economico e perennemente posti sotto minaccia di non avere rinnovato il contratto”. In Lombardia sono in questo momento in corso presidi a Milano in via Toffetti, Buccinasco (Milano), Mezzate (Milano), Origgio (Varese), Burago Molgora (Monza Brianza), Castegnato (Brescia) e Casirate d’Adda (Bergamo).