“Fino a oggi la pandemia ha comportato la chiusura per 93 giorni delle strutture commerciali e 130 di quelle di ristorazione, e’ costata almeno 8 miliardi a turismo e commercio in Campania, mentre la Regione Campania ha impegnato soltanto circa 270 milioni di ristori, molto meno di Regioni come Veneto, Lazio o Puglia per una media di duemila euro circa. La situazione e’ drammatica, molti hanno chiuso e non riapriranno piu’ e molti lavoratori non troveranno piu’ un lavoro”.
Lo afferma Pasquale Russo, a conclusione del confronto organizzato da Confcommercio Campania, di cui e’ direttore generale, con i rappresentanti di tutti i partiti in consiglio regionale dal titolo “Se muoiono le imprese, l’Italia non ha futuro”. “Il settore del terziario avanzato – prosegue Russo – rappresenta il 27 per cento del valore aggiunto, 244 mila imprese, 460 mila lavoratori, di gran lunga il settore principale della Campania. Noi ci occupiamo anche di di logistica, sanita’, turismo. Denunciamo che l’attenzione nei confronti delle nostre imprese sia troppo limitata rispetto alle dimensioni e soprattutto la politica oggi deve indicarci una strada, nonostante le enormi difficolta’ indiscutibili del momento.
Da questa riflessione arrivano le nostre proposte che si occupano anche di temi come blu economy e transizione ecologica, ma anche delle concessioni balneari. C’e’ bisogno di un confronto costante con la Regione anche per concordare la programmazione dei fondi europei che ricadano su tutti i settori e non solo su poche grandi imprese”. All’iniziativa hanno partecipato anche per Confcommercio Campania il commissario Giacomo Errico che ha chiesto alla politica “di attivarsi subito per salvare le imprese e dar seguito alle nostre proposte” e i presidenti dei mandamenti provinciali Carla Della Corte per Napoli, Giuseppe Gagliano per Salerno, Lucio Sindaco per Caserta e Oreste La Stella per Avellino.
Tra i rappresentanti dei partiti c’erano Severino Nappi della Lega che si e’ soffermato soprattutto sulla necessita’ di rilanciare il turismo al Sud e su un tavolo di confronto con il governo nazionale, Graziella Pagano di Italia Viva, che ha sottolineato l’importanza di far comprendere che oggi il settore e’ proiettato nel futuro, e’ molto all’avanguardia come sistema di imprese fondamentale per il rilancio del Mezzogiorno concordando anche con Nappi sulla necessita’ di rimettere al centro la questione lavoro. Per Valeria Ciarambino del Movimento Cinque Stelle “dobbiamo farci trovare pronti sulla blu economy e proseguiro’ nel sostegno alle vostre richieste in consiglio regionale”, mentre Edmondo Cirielli di Fratelli d’Italia ha ribadito la vicinanza alla categoria spiegando di aver sostenuto tutte le iniziative di sostegno anche a livello parlamentare).
Annarita Patriarca di Forza Italia ha sottolineato che “dobbiamo lavorare insieme al di la’ delle posizioni di partito e certamente una urgenza oggi e’ quella dei ristori e delle carenze di liquidita’. Per il turismo bisogna provare a vaccinare gli operatori del settore per rilanciarlo”, mentre per Piero De Luca del PD “il turismo riparte se riusciremo a fare una sorta di Green pass e il tracciamento, per quanto riguarda la legge per la concessione ai balneari si sta lavorando per una normativa che dia nuove certezze ai lavoratori dando priorita’ a chi ha fatto gia’ investimenti”.