“Il livello di reddito è la condizione per l’accesso alle posizioni di carriera per tantissime donne libere professioniste che devono essere messe in grado di aumentare le proprie entrate a parità di condizioni con i colleghi uomini ma senza dovere per questo rinunciare a prendersi cura, sia dei figli, sia dei genitori anziani.
Per questo, chiediamo al Parlamento di introdurre, nel Decreto ‘Sostegni’, interventi fiscali mirati, eliminando la condizione di non autosufficienza e il limite di reddito per poter beneficiare della detrazione del costo sostenuto per la badante destinata all’assistenza dei propri genitori, ovvero consentendo senza limiti di reddito la detrazione fiscale del costo della baby-sitter con uno sguardo parallelo anche ai voucher alla francese, che aumenterebbe anche l’occupazione nel settore dell’assistenza”. Ad affermarlo è Mariolina Coppola, presidente nazionale del Soroptimist International d’Italia, l’associazione di donne impegnate nel sostegno all’avanzamento della condizione femminile nella società.
“Non andrebbe trascurata neanche l’ipotesi di prevedere finanziamenti agevolati, o a fondo perduto, per l’acquisto di attrezzature per avviare uno studio professionale e facilitare l’avvio della libera professione per le donne – sottolinea Silvia Zenati, della rete professionale commercialiste del Soroptimist – Tale scelta non deve essere alternativa a quella di costruirsi, nello stesso periodo della vita, una famiglia e avere dei figli. Secondo gli ultimi dati Istat relativi all’impatto della pandemia, infatti, nel 2020 si è registrato un nuovo minimo storico di nascite che dipendono dalla mancanza di sicurezze lavorative ed economiche dei giovani e delle donne che rinunciano a formarsi una famiglia e a fare figli”.
“Oltre al tema dei sostegni, resta sul tavolo la questione dell’equilibrio di genere nelle cariche pubbliche e nei Cda. Serve una vera democrazia paritaria con l’estensione dell’ambito applicativo delle quote di genere nei Cda e nei collegi sindacali delle società di capitali, quotate e non, e alle società partecipate dagli enti pubblici. Alcune analisi hanno individuato effetti positivi sia sulle performance delle stesse società, sia sui temi della sostenibilità con maggiore attenzione delle imprese così amministrate ai temi sociali”, conclude il Soroptimist.