La BASILICATA e’ la prima regione del Sud che nel 2020 ha investito nell’ICT (le tecnologie dell’INNOVAZIONE e della comunicazione), la quinta in Italia. A certificarlo e’ un’indagine effettuata nell’ambito del progetto Sisprint (Sistema integrato di supporto alla progettazione degli interventi territoriali) condotto da Unioncamere e dall’Agenzia per la coesione territoriale e finanziato dal Pon governance e capacita’ istituzionale 2014-2020. L’indagine rileva che, a livello nazionale, si e’ investito di piu’ nei servizi di informazione e comunicazione (33,8%), attivita’ professionali, scientifiche e tecniche, amministrazione e servizi di supporto (22%), l’istruzione, sanita’ e assistenza sociale (18,9%) e commercio, trasporto e magazzinaggio (13,1%). La quota di investitori in ICT sale al crescere della dimensione di impresa.
Anche sul piano dell’INNOVAZIONE legata al commercio elettronico, le aziende lucane si sono distinte nel triennio 2018-2020, avendo investito per il 22,2%, in particolare su commercio, trasporti e magazzinaggio e servizi di alloggio e ristorazione. Qui le imprese minori, fino a 9 addetti, hanno fatto registrare un ottimo 19,9%, provando a recuperare quote di mercato erose dalla crisi dei sistemi di vendita tradizionali e poi da quella legata alla pandemia. Note meno felici, invece, sugli investimenti in R&S (ricerca e sviluppo) nel 2020: la BASILICATA e’ undicesima in graduatoria, con un 7,2% di imprese che hanno investito in questa direzione. A livello nazionale, per settore, sono i servizi di informazione e comunicazione (21,6%) a mostrare la quota piu’ elevata di imprese che ha investito in R&S, seguiti dall’industria manifatturiera (14,1%) e dalle attivita’ professionali, scientifiche e tecniche, amministrazione e servizi di supporto (12,8%). Come per l’ICT, al crescere della dimensione di impresa, cresce la quota di imprese che investe nell’area considerata.