“Ho contestato il ritardo con il quale le Regioni sono state coinvolte nel confronto con il governo centrale per l’utilizzo dei fondi del Recovery plan, nel metodo e nel merito. Non ci si aspetti dai governatori del Sud una condotta approntata a sterile rivendicazionismo, un atteggiamento da piagnoni lamentosi e accattoni”.
Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, nel corso del suo intervento durante la Conferenza unificata Stato-Regioni sul Recovery plan con la presenza del premier Mario Draghi e la partecipazione di numerosi ministri e dei rappresentanti di Anci (Comuni) e Upi (Province). Musumeci, afferma una nota, ha sollecitato al presidente del Consiglio pari opportunita’ per ridurre il divario con le aree del Nord Italia e per fare del Sud un polo attrattivo e competitivo nell’area del Mediterraneo.
“Vero e’ che il sistema Italia e’ diviso in due poli – ha proseguito il governatore siciliano – ma l’uno ha bisogno dell’altro e senza infrastrutture materiali e immateriali si condannano i territori del Meridione alla poverta’”. Il presidente della Regione ha chiesto a Draghi cosa il governo centrale intenda fare del Sud in una prospettiva geopolitica a medio termine e come si pensi di aiutarlo a superare la marginalita’ che da sempre subisce rispetto al continente europeo. “Volete gestire voi le risorse? Fatelo pure – ha concluso Musumeci – ma non si puo’ pensare di destinarle a obiettivi che non siano condivisi con le Regioni del Mezzogiorno, come purtroppo fino a ieri si e’ tentato di fare”.