Un patto per la ricostruzione del Paese, sul modello dell’accordo di Ciampi nel ’93. Lo propone il segretario del Pd, Enrico Letta, in un intervento sul Corriere della Sera nel quale incalza anche Salvini: decida da che parte sta. In parallelo alle riaperture, “in sicurezza e irreversibili”, chiede Letta, e’ “tempo di mettere al centro del dibattito pubblico, e delle decisioni della politica, anche la parola ‘ricostruzione'”. Non e’ piu’ sufficiente, scrive, “solo aggiustare, tamponare, ristorare. Si tratta ora di cominciare a scrivere, condividere e rendere operativo sui territori un grande Patto per la ricostruzione del Paese” e “il modello per noi e’ quello dell’accordo voluto da Ciampi nel luglio ’93”. Il segretario del Pd sottolinea che quella di oggi e’ una crisi “diversa, piu’ drammatica e pervasiva”, uscirne non sara’ facile, ma a differenza del passato ci sono “risorse considerevoli, benche’ molte a debito”. Letta si augura che ci sia lo “spirito giusto” per questo passaggio, “superando i particolarismi e rimboccandoci tutti le maniche per l’interesse generale”. Si rivolge quindi alla Lega di Salvini, “deve decidere una volta per tutte se sta al governo o se sta all’opposizione: stare in entrambi e’ impossibile, evidentemente”. L’orizzonte dovra’ essere quello “dello sviluppo sostenibile. L’obiettivo dare alle imprese e ai lavoratori gli strumenti necessari per competere nel mondo del post pandemia” e “il metodo sono le riforme”: Fisco, Pubblica amministrazione, ammortizzatori sociali, politiche attive per il lavoro.
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