Oltre 1 mamma su 2 (53,3%) che si licenzia lo fa perché non riesce a conciliare con il proprio lavoro la cura dei figli, il tempo fuori casa e gli orari di scuole e asili nido. E’ quanto emerge dall’analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati dell’Ispettorato nazionale del lavoro in occasione della Festa della mamma domenica 9 maggio.
La spesa per nido e babysitter, la carenza di posti negli asili, la cerchia di parenti che si restringe, l’incompatibilità degli orari e dei ritmi di lavoro con la cura della prole sono le motivazioni principali, spiega l’analisi di Uecoop, che hanno spinto oltre 20mila donne in un anno a lasciare il lavoro, una situazione sulla quale pesa anche l’emergenza Covid.
La pandemia, insieme ai ritmi della vita moderna, gli impegni sempre più pressanti, la precarietà di molte professioni, le crisi economiche e l’incertezza sul futuro, evidenzia ancora Uecoop, stanno mettendo a dura prova la capacità di resistenza delle famiglie che hanno anche il problema di trovare e pagare un posto alla scuola materna per i figli.
Scopri le ultime notizie in tempo reale. News e aggiornamenti su politica, cronaca, lavoro, economia, attualità e molto altro su www.supersud.it