Tim chiude il primo trimestre dell’anno con ricavi “a 3,8 miliardi in linea con l’anno precedente” e “la riduzione del debito in linea con gli obiettivi di piano” con una sforbiciata di 5,6 miliardi anno su anno.
L’Ebitda organico, si legge in una nota, si attesta a 1,6 miliardi (-1,3%) “in linea con le previsioni di piano” e il risultato netto, escludendo le partite non ricorrenti, si attesta a 0,1 miliardi.
L’accantonamento destinato all’uscita di personale per il pensionamento anticipato e volontario prevista nel secondo trimestre di quest’anno (circa 1.300 persone) ha portato il trimestre in rosso per 200 milioni.
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