Covid, Lopalco: la Puglia è la protagonista del protocollo per i matrimoni

Sono orgoglioso del risultato raggiunto, non è un processo completamente nuovo, però siamo consapevoli che il settore dei matrimoni è un tema centrale perché fa parte della nostra cultura e per gli effetti positivi sull’economia. La Regione Puglia è stata protagonista nella definizione dei protocolli e delle regole che sono state valutate positivamente dal Cts. Possiamo dire che hanno fatto scuola”.

Lo ha dichiarato l’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco, durante la conferenza stampa a Bari di presentazione della ripartenza del settore dei matrimoni.

“Mi auguro – ha aggiunto – che questi protocolli, andando avanti nell’evoluzione e nel progredire della campagna vaccinale, possano portare ad un ripristino della normalità. Questo è un protocollo fondamentale per far ripartire il settore in una fase in cui il virus continua a circolare. Ma al modificarsi della condizione epidemiologica potranno essere modificate anche le regole dei protocolli”.

“Con la ripartenza al 15 giugno dell’attività per le sale ricevimenti, le imprese pugliesi del settore potranno contare anche su un sostegno ed una spinta grazie a un intervento molto atteso e appena approvato dalla Regione: le nuove misure “Custodiamo il Turismo in Puglia 2.0” e “Custodiamo la Cultura in Puglia 2.0″ con le quali sarà possibile accedere a contributi a fondo perduto anche per le micro, piccole e medie imprese che operano nel settore dei ricevimenti per le feste di nozze e per tutte le altre funzioni civili e religiose”, aggiunge l’assessore alla Cultura, Massimo Bray.

Michele Boccardi, presidente di Assoeventi – Confindustria, “voglio ringraziare Emiliano che mi ha dato onore di coordinare un gruppo tecnico che ha lavorato ad un protocollo che è un orgoglio tutto pugliese. Ringrazio tutti i medici che hanno lavorato gratuitamente alla redazione della bozza. Il settore del wedding in Puglia produce 1 miliardo di euro di fatturato e sono 110mila gli addetti, senza contare l’indotto. Il 2021 sarà un anno di ripartenza con sacrifici per tutti, peròdobbiamo essere attenti a non ripetere l’errore dell’anno scorso, non è un liberi tutti”.

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