Il format proposto è quello «di una grande biblioteca del design, che celebrerà la rinnovata attenzione e la cura per gli spazi dell’abitare contemporaneo e la cui scenografia valorizzerà e armonizzerà le novità e le creazioni messe a catalogo negli ultimi 18 mesi dalle aziende con i loro prodotti storici che, grazie al debutto della piattaforma digitale del Salone del Mobile.Milano, potranno essere acquistati al termine della visita». Una parte del ricavato, contribuirà a una causa benefica, specificano gli organizzatori.
Sarà quindi un Salone (o meglio: un Supersalone) economicamente sostenibile, ma di grande innovazione e qualità. «Sarà un evento imperdibile», ha assicurato Stefano Boeri: «All’inizio avevamo qualche perplessità, perché il tempo a disposizione è molto poco – ammette –. Poi abbiamo iniziato a lavorare con il team del Salone e abbiamo capito che si poteva accettare la sfida di fare un Salone diverso da quello tradizionale a sette mesi dall’edizione di aprile 2022. Pensiamo che sia importante non perdere un altro anno. Dare un segno da Milano e dall’Italia che stiamo ripartendo, che c’è un rilancio forte». La novità principale del Supersalone, come spiega la presidente di Assarredo Maria Porro, è che accanto al tradizionale evento B2B, si affiancherà anche un appuntamento B2C: «La manifestazione sarà aperta anche al grande pubblico dei non addetti ai lavori tutti i giorni e non solo nel weekend, come in passato». Inoltre, i pezzi esposti in fiera saranno tutti acquistabili, a prezzi speciali, dai visitatori.
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