di Antonella Santoro
Puglia – Promosso dalla Community Social&Creative del programma Interreg Med Regione Puglia, l’incontro ha coinvolto docenti, economisti e addetti ai lavori di tutta Europa in una chiacchierata dedicata all’obiettivo comune di far diventare il Mediterraneo crocevia dello sviluppo economico e sociale attraverso l’uso sostenibile delle nuove tecnologie.
Il primo di tre incontri, intende approfondire il concetto di collaborazione e sinergia. Promozione, occupazione, sostegno alle imprese, gli obiettivi chiave del primo incontro, dei quali si è discusso con Christoph Maier, coordinatore del segretariato congiunto dell’Interreg Med Programme che, sull’argomento ripresa ha tenuto a precisare che: «Molto deriva dall’entità del territorio e dal momento storico in cui ci troviamo, per una ripresa consapevole e duratura con interventi mirati allo sviluppo».
Crescenzo Antonio Marino, Direttore di Ricerca, Innovazione e Capacità Istituzionale Regione Puglia, interviene sull’aspetto fondamentale che i social hanno per quanto riguarda la promozione sostenibile dell’innovazione: «Promuovono l’implementazione e la trasformazione delle politiche d’innovazione portando nel Mediterraneo prosperità e benessere, ma anche un’opportunità solida per coinvolgere il fenomeno delle migrazioni nella metafora della sostenibilità della diversità e di un processo di avvicinamento delle comunità alla politica. Quindi responsabilità ed integrazione collettiva i punti chiave sui quali insistere».
All’interrogativo legato al cosa sappiamo e dove vogliamo andare, risponde Marcel Bogers, Professore Ordinario di Innovazione aperta, Università di Tecnologia di Eindhoven che parla di innovazione aperta: «Apertura alla collaborazione con altre realtà, questa è l’innovazione aperta. Coinvolgere chi voglia e possa dare una mano, per migliorare un prodotto o un servizio con il bagaglio di esperienze che ciascuno ha».
Collaborazione, sinergia e apertura rappresentano il punto forte di un’economia innovativa e proattiva. A seguire i casi raccontati da aziende e realtà che hanno applicato il metodo di innovazione aperta: l’Epica Foundation La Fura dels Baus, Children’s House, HereWear Project, the Storytellers Project e Makers Will Make and Maker’s Block. Per concludere, quando si pensa a qualcosa di innovativo, il pensiero va immediatamente all’intelligenza artificiale: Fernando Vilariño Presidente della European Network of Living labs e Direttore Associato al Computer Vision Center, spiega come le tecnologie di intelligenza artificiale possano supportare le attività culturali e creative.
«Le librerie oggi, durante la pandemia, hanno rappresentato per le comunità un settore in fortissima ripresa, considerando che il lockdown abbia costretto tutti noi a restare a casa per mesi. Bene, grazie alla connessione ad internet e agli strumenti che abbiamo di fatto, le nostre reti neuronali stanno trovando alternative alla comunicazione faccia a faccia con velocità impressionanti. L’innovazione aperta in campo politico, invece, è incentrata sul cittadino».
Tante le idee e soprattutto tanta è la voglia di condividere esperienze e competenze: il Mediterraneo mira a diventare l’hub dell’innovazione aperta, dello sviluppo sostenibile e della ripresa economica dopo la pandemia.
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