Concorsi semplificati e veloci, massima trasparenza anche attraverso un portale unico, premi ai funzionari piu’ efficaci: il governo si prepara a chiudere il primo pacchetto di riforme per il Recovery Plan, promesso a Bruxelles entro la fine di maggio.
Giovedi’ prossimo, con un mini-ritardo sulla tabella di marcia, dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri anche l’atteso decreto legge con le regole per il reclutamento nella P.a. delle figure professionali necessarie per rafforzare gli uffici pubblici e attuare i progetti nei tempi.
Un provvedimento cui da settimane lavora il ministro Renato Brunetta e che concretizzera’ alcuni dei contenuti del Patto per l’innovazione della pubblica amministrazione a partire da quei premi al merito che si potranno ottenere grazie al superamento del tetto al salario accessorio, introdotto dal 2017. Le norme sono ancora oggetto di confronto tecnico, insieme alla revisione delle diverse procedure concorsuali.
Il modello dovrebbe essere quello semplificato del concorso in 100 giorni – che si sta sperimentando con il Concorsone Sud: anche per gli ingressi a tempo determinato di “migliaia” di figure tecniche, ingegneri, informatici, architetti che si dovranno occupare dei progetti del Recovery e che andranno a supportare l’attivita’ di tutti gli uffici, dai ministeri ai piccoli Comuni, dovrebbe essere mantenuta una procedura comparativa accompagnata da almeno una prova selettiva. Altra novita’ sara’ il portale unico per le alte professionalita’, che dovrebbe essere alimentato con il caricamento dei curriculum anche grazie ad accordi con gli ordini professionali.
Queste figure saranno selezionate per incarichi di collaborazione e consulenza, con requisiti piu’ stringenti e meccanismi, assicurano dalla maggioranza, che garantiscano gli obblighi di trasparenza. In nessun caso, insomma, ci dovrebbero essere la chiamata diretta ma dovrebbero essere comunque garantiti tempi rapidi per i nuovi innesti.
Accanto agli ingressi – per i contratti a tempo si ipotizzano massimo 5 anni – ci dovrebbe essere in parallelo un processo di ricognizione delle competenze presenti nella P.a. e di formazione dei dipendenti pubblici, con un rafforzamento della Scuola nazionale dell’amministrazione. In prima fila ci saranno le assunzioni legate al nuovo sistema di governance, a partire dai 350 che andranno alla struttura ad hoc della Ragioneria per il monitoraggio del Piano, e dovrebbero rientrare anche le procedure per il reclutamento di oltre 20mila funzionari per sveltire la Giustizia anche in vista della riforma – compresi i 16.500 che serviranno per l’Ufficio del Processo.
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