Auto la mobilità elettrica per le flotte aziendali non decolla
L’atteggiamento delle imprese verso la mobilità elettrica resta attendista. Cresce la propensione dei fleet manager, così come la quota dei veicoli alla spina in flotta, ma permangono ostacoli pratici e culturali, che ne frenano una più ampia diffusione. Sono questi i principali spunti di interesse emersi dalla survey ”La carica del 102”, promossa dall’Osservatorio sulla mobilità aziendale Top Thousand (composto da Fleet e Mobility Manager di grandi aziende) e dalla rivista Fleet Magazine.
L’indagine è stata condotta su un ampio campione di 102 aziende di ogni dimensione (grandi, medie, PMI) e di diversi settori merceologici (farmaceutica, tour operator, banche, logistica, compagnie aeree, assicurazioni, consulenza, etc…), per un parco totale gestito di 118.439 veicoli, di cui 106.654 a noleggio e 3.612 unità elettriche (2.480 delle quali assegnate, il resto in pool).
La ricerca arriva a due anni di distanza da un precedente studio condotto sempre dall’Osservatorio per verificare la sensibilità delle imprese per le alimentazioni elettriche. Se nel 2019 l’e-mobility era ancora una prospettiva lontana, oggi siamo di fronte a una realtà, seppur ancora in divenire e non priva di ostacoli da superare.
Nel mix delle alimentazioni delle flotte il diesel mantiene saldamente la leadership, la benzina conferma il suo ruolo di rilievo specie negli spostamenti cittadini e sui segmenti più piccoli, ma ibrido ed elettrico stanno prendendo gradualmente quota.
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