Dal 1° giugno 2021 YouTube aggiornerà i termini di servizio per i suoi utenti europei, dopo che a novembre dell’anno scorso aveva pubblicato un aggiornamento analogo per gli Stati Uniti. Il portale potrà decidere di monetizzare a suo piacimento qualsiasi video caricato sulla piattaforma, e non più solamente quelli dei creator con la partnership di YouTube. Inevitabilmente questo si tradurrà nell’aumento delle pubblicità all’interno dei video con il vantaggio, per YouTube, di non dover dividere i guadagni provenienti delle visualizzazioni di tali annunci con i creator. Un’altra importante novità tarpa le ali a tutti quei servizi che, come il controverso sistema di riconoscimento facciale di ClearView AI, attingono da foto e video pubblici per nutrire i loro algoritmi ed insegnargli a riconoscere i volti delle persone. I nuovi termini di servizio infatti stabiliscono che non è più consentito raccogliere alcuna informazione potenzialmente utilizzabile per riconoscere una persona senza il suo permesso. Sebbene prima questa regola fosse già inferibile, con i nuovi termini YouTube mette nero su bianco il divieto tassativo di raccogliere i dati per il riconoscimento facciale. Infine, il terzo grande cambiamento riguarderà il pagamento di royalty e ritenute fiscali. La modifica coinvolgerà tutti i creator che percepiscono delle entrate da YouTube. Qualsiasi pagamento sarà quindi trattato alla stregua di royalty ai fini dell’imposizione fiscale negli Stati Uniti, e Google applicherà le ritenute fiscali dove previste dalla legge.
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