Primi effetti consistenti sull’economia del nostro Paese dalle riaperture. Triplicano, infatti, gli incassi nel primo weekend dove sono tornati ad alzare le saracinesche diversi servizi commerciali con il via libera alla somministrazione di cibo e bevande anche al chiuso. Secondo una analisi della Coldiretti, sono stati interessati circa 360mila bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi italiani che possono finalmente apparecchiare tutti i coperti disponibili, all’aperto e al chiuso, a vantaggio dell’intera filiera con cibi e vini invenduti dopo il lungo stop and go. “Si tratta di una svolta – spiega Coldiretti – che fa salire ad oltre 7 milioni l’offerta totale di posti al tavolo a disposizione di cittadini e turisti lungo la Penisola, garantendo protezione al coperto anche dove ha colpito il maltempo”. Nel weekend in cui si realizza la maggior parte del fatturato settimanale, si tratta di una boccata di ossigeno per la maggioranza di locali che non dispone in Italia di spazi aperto soprattutto nei centri storici delle città dove, nonostante le facilitazioni concesse dai comuni per la pandemia, i coperti disponibili sono limitati tra marciapiedi e traffico. Se il chiarimento sulle tavolate divide amici e comitive nei posti all’interno dei locali, a limitare ancora l’attività agli italiani che non si trovano in zona bianca resta anche il coprifuoco anche se che – continua la Coldiretti – dal 7 giugno si sposta alle 24. Un allungamento importante per gli agriturismi che sono situati nelle aree rurali lontani dalle città e quindi raggiungibili in tempi più lunghi dagli ospiti provenienti dai centri urbani. Nonostante ciò – aggiunge Coldiretti -la campagna resta una delle mete più gettonate durante il fine settimana grazie al fatto che con la riapertura del servizio all’interno salgono a circa mezzo milione i posti a sedere a tavola. Una misura attesa dai 24mila agriturismi italiani che, peraltro, spesso situati in zone isolate in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse – precisa la Coldiretti – i luoghi più sicuri dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. Non a caso che la campagna è diventata così la seconda meta delle vacanze estive subito dopo il mare proprio per effetto dell’emergenza sanitaria che ha fatto cambiare i programmi di una fetta consistente della popolazione nazionale. Da lunedì 7 giugno, inoltre, un italiano su cinque (20%) si troverà in zona bianca per un totale di 11,6 milioni di persone con il livello minimo di restrizioni. Una accelerazione dovuta all’avanzare della campagna vaccinale e alla riduzione dei contagi che – sottolinea la Coldiretti – dovrebbe portare presto l’intera Penisola a colorarsi di bianco. Insieme alla ripresa di tutte le attività, anche quelle che in fascia gialla erano sottoposte a limitazioni o chiusure, come sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò, come anche centri culturali, centri sociali e centri ricreative compreso anche il via libera a feste e ricevimenti per matrimoni e battesimi con l’obbligo però per gli ospiti del green pass. Se nelle zone bianche sono consentite le tavolate, particolarmente rilevante in queste regioni è soprattutto la fine anticipata del coprifuoco con l’arrivo della bella stagione e la ripresa del turismo. Una misura che – conclude la Coldiretti – consente in molte realtà della ristorazione la possibilità del doppio turno con un importante incremento dell’ospitalità e degli incassi, dopo un anno particolarmente difficile per la pandemia.
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