E’ uno stimolo a produrre cibo 5.0 i 16 mila ettari di terreni agricoli che da oggi al 7 settembre verranno messi in vendita in tutta Italia. Si tratta del quarto bando della Banca nazionale delle terre agricole di Ismea, traducibile in 624 aziende potenziali per un valore complessivo minimo atteso di 255 milioni di euro, da reinvestire integralmente a favore dei giovani agricoltori. Lo strumento, nato nel 2016 per facilitare l’incontro tra domanda e offerta e il ricambio generazionale, attualmente è alimentato da terreni derivanti dalle operazioni fondiarie di Ismea e e può raccogliere anche le superfici appartenenti a Regioni e Province autonome e altri soggetti pubblici. “E’ un progetto che permette di scoprire il valore delle terra con strumenti nuovi dall’agricoltura di precisione alla riduzione dell’impronta ambientale alla sensoristica”, ha detto il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli intervenuto alla presentazione del bando, “ma tutto questo esiste se esiste la possibilità di avere, di acquistare, la terra; un modo per coinvolgere i giovani in questo bellissimo mondo che ci lega alla cultura e alla tradizione ma dove servono le nuove generazioni per continuare su paradigmi diversi”. Diverse le novità che caratterizzano la vendita dei terreni con una superficie media di 26 ettari, ubicati per il 72% al Sud, con Sicilia, Basilicata e Puglia che da sole coprono oltre la metà delle superfici disponibili; segue il Centro rappresentato in particolare dalla Toscana, con il 17%, mentre il restante 9% è distribuito tra Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria. La procedura di vendita, semplificata grazie ad uno sportello telematico, garantisce trasparenza e semplicità, assicura Ismea. E’ previsto l’incremento del numero complessivo dei tentativi di vendita da tre a quattro, la possibilità per i terreni al quarto incanto di presentare offerte libere sia in rialzo che in ribasso rispetto al valore a base d’asta e infine l’estensione dei termini per la presentazione della manifestazione di interesse da 60 a 90 giorni. Ai giovani under 41 è concessa la possibilità di pagare il prezzo del terreno (fino al 100% del valore a base d’asta) con rate semestrali o annuali, per un massimo di 30 anni. “E’ un dovere rimettere nel circuito produttivo i terreni agricoli, offrendo un’opportunità di investimento a nuovi operatori o di consolidamento per aziende già attive”, ha detto il direttore generale dell’Ismea, Maria Chiara Zaganelli, presentando il progetto con il presidente Enrico Corali, che ha visto il contributo del campione del ciclismo Francesco Moser, che ha raccontato la sua esperienza di viticoltore. Plauso della Coldiretti al progetto in un Paese dove i giovani agricoltori sono aumentati del 14% negli ultimi cinque anni. Non può esistere crescita e sviluppo in agricoltura senza accesso ai giovani alla terra, commenta infine Cia-Agricoltori Italiani.
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