Secondo Eurostat, nell’anno della pandemia il tasso di occupazione femminile è stato in media in Europa del 62,4% ma il tasso in tre regioni italiane si è attestato intorno al 30%, con la Puglia in calo al 32,8%, la Campania al 28,7%, la Calabria al 29% e la Sicilia al 29,3%. Le quattro regioni del Sud sono infatti tra le cinque peggiori nell’Unione europea. Ad incidere in maniera non indifferente è la maternità: secondo uno studio de Il Sole 24 ore, sono occupate otto madri laureate su dieci contro poco più del 34% di quelle con titolo di studio pari o inferiore alla licenza media. Ma al sud la situazione è più grave: il divario del tasso di occupazione va dal 81,4% delle madri laureate nel Nord a un minimo di 17,1% delle madri del Mezzogiorno con basso titolo di studio. Come ha ribadito Draghi al Women Political Leaders Summit, discriminare le donne è immorale e miope.
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