Recentemente Bva Doxa ha realizzato una ricerca per l’osservatorio “ChangeLab Italia 2030” da cui emerge che il 35% degli intervistati è favorevole a limitare al massimo, se non addirittura abolire, l’uso dei veicoli inquinanti in città. Ovviamente, non possiamo ancora paragonarci ad Amsterdam o Copenaghen, però, se a questi dati aggiungiamo le misure governative a favore della mobilità sostenibile presenti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che prevedono la realizzazione, nei prossimi anni, di 570 km di piste ciclabili urbane e di 1.250 km di piste ciclabili turistiche, i margini di miglioramento sono veramente molto ampi. Stando sempre ai numeri, risulta che negli ultimi 12 mesi si è assistito ad un vero e proprio “boom” della mobilità elettrica su due ruote: il mercato delle e-bike è cresciuto del 20% in un solo anno, con oltre 40 mila pezzi in più venduti rispetto al 2019 ed un import che ha segnato addirittura un +67%. Se consideriamo l’ultimo quinquennio, le e-bike hanno quintuplicato i dati di vendita, passando da poco più di 50mila pezzi annui ai 280mila del 2020: un’impennata che ha allargato la platea e che apre ulteriori prospettive di sviluppo per l’industria del settore e la sua filiera.
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