“Il nostro obiettivo deve essere crescita, crescita, crescita”. A scandirlo è stato il ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, sollecitato a dare un suo giudizio sul Reddito di Cittadinanza, parlando nel corso dell’Assemblea del Centro Einaudi. Nel sottolineare la sua abitudine a intervenire solo su “cose di cui sono strettamente competente e non andare al di fuori”, Colao ha quindi ricordato di essere “un ministro tecnico”. “Non rappresento elettori ma solo competenze e bisogni, ma il mio giudizio da tecnico” sul Reddito di Cittadinanza, si rifà a ciò che accade nel mondo dove “si parla di forme di ‘basic incom’ e di concetti più o meno equivalenti. Quello che sicuramente è l’aspetto molto delicato è che questi meccanismi devono essere collegate a meccanismi incentivanti il lavoro e non disincentivanti” il lavoro. “E inoltre” sono provvedimenti “che devono essere collegati”, ha continuato Colao, “a meccanismi di utilità per la comunità” e collegati a “forme di lavoro socialmente utili”. “Io non ho evidenza che il Reddito di Cittadinanza abbia funzionato particolarmente bene su questi due aspetti e se si vorrà tenere il Reddito di Cittadinanza si dovrà allora mettere mano a questi aspetti per renderlo più efficace”.
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