Boom nel primo trimestre del 2021 per le offerte di lavoro online in Italia, con una crescita del 40% rispetto allo stesso periodo del 2020 e del 20% sul 2019, periodo normale prima della pandemia. È quanto emerge dal rapporto 2021 della Fondazione per la Sussidiarietà, in collaborazione con Crisp – Centro di Ricerca – Università di Milano Bicocca, sul lavoro sostenibile. Da gennaio a marzo 2021 sono stati 156.064 gli annunci pubblicati, censiti nel Rapporto, estratti da un panel di oltre una ventina di portali, che aggregano offerte di lavoro in modo continuativo. “Gli annunci online sono diventati il canale principale per le offerte di lavoro e confermano la ripresa del Paese”, osserva Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, “Ci attendiamo un deciso impulso dalla graduale riapertura delle attività e dall’avvio del piano nazionale di ripresa e resilienza”. Con 409.602 annunci, il 2020 ha registrato un calo del 5% rispetto al 2019. La pandemia ha causato una forte contrazione nei primi 4 mesi, che hanno registrato un crollo del 22% (129.400 contro i 165.000 dello stesso periodo dell’anno prima). La ricerca della Fondazione per la Sussidiarietà e del Crisp conferma il divario geografico nella vitalità del mercato del lavoro. Nel 2020 quasi tre quarti delle posizioni ricercate su Internet riguardano lavori al nord (74%), il 15% nel centro e solo l’11% nel sud e isole.
Fra i settori la parte del leone la fa il manifatturiero che ha originato un terzo degli annunci (32,7%), seguito da attività professionali, amministrative, tecniche e servizi di supporto (24,7%) e dal commercio (11,9%). Fra le varie figure professionali, il calo maggiore ha riguardato i manager, i cui annunci sono scesi del 31% rispetto al 2019 (circa 16.000 contro 23.000).
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