La Puglia è la seconda tra le regioni nel Mezzogiorno, ma solo quattordicesima a livello nazionale, per sostenibilità economica, sociale e ambientale, mentre Basilicata (17esimo posto) e Molise (18esimo) sono nelle ultime posizioni della classifica nazionale. Lecce si pone ai vertici nazionali per sostenibilità ambientale e Bari è prima nella classifica generale tra le province del Sud Est ma al 45esimo posto nazionale. E’ quanto emerge dal Rapporto Cerved Italia Sostenibile che sarà presentato nel pomeriggio a Taranto al Castello Aragonese nell’ambito del 34esimo evento Industria Felix, organizzato dall’omonimo magazine in supplemento con Il Sole 24 Ore, diretto da Michele Montemurro. “La finanza Esg (con investimenti responsabili) – dichiara Andrea Mignanelli, amministratore delegato di Cerved – sta già veicolando grandi masse di fondi verso progetti sostenibili e la regolamentazione bancaria amplierà ancora di più la portata di questo fenomeno. Puglia, Basilicata e Molise, con una struttura produttiva fatta di piccole imprese, fuori dai radar di questi investitori, rischiano di rimanere ai margini: è necessario promuovere la rendicontazione Esg e prevedere incentivi a sostegno delle pmi, perché anche loro possano accedere a questi fondi e finanziare la ripresa”. L’acronimo Esg sta per Environmental, Social, Governance e si utilizza in ambito economico-finanziario per indicare tutte quelle attività legate all’investimento responsabile”. Secondo l’indice di sostenibilità generale, Bari si piazza al 45esimo posto, Lecce al 62esimo e Brindisi al 68esimo. Seguono Foggia (81esima), Matera (82esima), Campobasso (87esima), Barletta-Andria-Trani (89esima), Taranto (91esima), Potenza (94esima), Isernia (99esima).
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