Entro la fine dell’anno l’Italia avra’ il suo Piano della mobilita’ ciclistica. Una roadmap del Ministero delle Infrastrutture e della mobilita’ sostenibili per rendere l’Italia un paese piu’ ciclabile, e che stanziera’ centinaia di milioni per farlo. Il ministro Enrico Giovannini lo ha annunciato stamani a una presentazione a Roma legata alla ciclovia Appennino Bike Tour: la piu’ lunga d’Italia, 2.600 km in 44 tappe, dalla Liguria alla Sicilia. Sara’ percorsa dal 16 luglio all’8 agosto da un gruppo di ciclisti, con incontri ed eventi con le comunita’ locali. Il Piano nazionale della mobilita’ ciclistica e’ previsto dalla legge sulla ciclabilita’, la 2 del 2018. Avrebbe dovuto essere approvato entro sei mesi dall’entrata in vigore della norma, ma per tre anni non si e’ visto nulla. La nuova attenzione del governo Draghi ai temi della sostenibilita’ e della transizione ecologica, il boom di vendite di biciclette per la pandemia e la rivoluzione delle e-bike (che rendono la bici accessibile a tutti), hanno spinto il Ministero ad aprire finalmente il dossier. “Ormai e’ venuto il momento di fare il Piano nazionale della mobilita’ ciclistica – ha detto stamani Giovannini -: e’ previsto dalla normativa, ma non e’ mai stato realizzato, La nostra struttura tecnica di missione sta lavorando a questo piano. Nei prossimi giorni presentero’ al Consiglio dei ministri e poi al parlamento l’allegato Infrastrutture e trasporti al Documento di economia e finanza (Def), in cui si dice che stiamo preparando il Piano e che sara’ pronto entro l’anno. Appena il documento verra’ predisposto, all’interno della Consulta che abbiamo preparato al Ministero, ci sara’ un dialogo con chi al di fuori della Consulta si occupa di ciclomobilita’”. Il piano per la mobilita’ ciclistica dovra’ indicare le ciclovie di interesse nazionale (i grandi itinerari interregionali per il turismo a pedali), e dovra’ dare a Comuni, Province e Regioni un quadro normativo chiaro e fondi adeguati per realizzare le loro piste ciclabili e ciclovie. Giovannini ha ricordato che “sono 600 milioni complessivamente i fondi del Pnrr per la mobilita’ ciclistica: 400 vanno alle ciclovie e 200 alle piste ciclabili urbane. Ma questa e’ solo una parte degli investimenti. Ci sono anche finanziamenti ordinari che saranno orientati in questa direzione, tra cui 400 milioni dalla legge di bilancio, senza dimenticare i fondi strutturali europei per Regioni, Province e Comuni. L’investimento in ciclovie e altro e’ un investimento pluriennale, e in linea non solo con gli obiettivi del Ministero, ma con le strategie europee complessive”.
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