“L’importanza dell’italianità all’estero è stata sottostimata perché quello che fa dell’Italia la prima destinazione europea dei turisti non europei (25%) è che l’italianità presente nei Paesi di origine di questi flussi è molto alta: non c’è bisogno delle origini italiani per avere l’idea o la voglia di venire a visitare l’Italia. Il brand del nostro Paese è particolarmente potente, e non possiamo non sfruttarlo”: lo ha affermato il Direttore Esecutivo di ENIT, Giovanni Bastianelli, intervenuto alla presentazione del secondo volume della Guida alle Radici Italiane. La Guida nasce dalla collaborazione tra la Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e l’Associazione Raiz Italiana avviata sin dalla prima riunione del tavolo tecnico sul Turismo delle radici nel 2018. Il secondo volume prosegue il viaggio alla ricerca delle radici nelle regioni italiane (Calabria, Lombardia, Molise e Sicilia, già avviato nel primo volume pubblicato nel settembre del 2019 e dedicato alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna e Puglia.
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