Inizia a decrescere il mercato dei personal computer fino ad ora spinto dalla pandemia e nonostante la carenza globale di chip. Nel corso del secondo trimestre del 2021 – secondo i dati della società di analisi Idc – le spedizioni mondiali di pc tradizionali, inclusi desktop, notebook e workstation, hanno raggiunto 83,6 milioni di unità nel secondo trimestre 2021, in crescita del 13,2% anno su anno. Lenovo ha la leadership del mercato con una quota del 23,9%. Dai dati degli analisti si evince una prima flessione del settore: è passata appunto al 13,2% di questo trimestre rispetto al 55,9% del primo trimestre del 2021 e del 25,8% del quarto trimestre del 2020. Flessione fisiologica, da ricercare nel cambiamento delle priorità di spesa degli utenti dopo quasi un anno di acquisto di questi dispositivi dovuto allo smart working e alla didattica a distanza, che hanno favorito anche la crescita dei computer fissi rispetto a quelli portatili. “Ci sono indicatori di un rallentamento della domanda dei consumatori poiché le persone cambiano le priorità di spesa dopo quasi un anno di acquisto aggressivo di pc”, spiega Neha Mahajan, analista di Idc. Più nel dettaglio, Lenovo ha la leadership del mercato con una quota del 23,9% e una crescita anno su anno del 14,9%. La società cinese precede HP che rispetto al secondo trimestre 2020 è cresciuta del 2,7% ed ha ora una quota di mercato del 22,2%, completa il podio Dell che ha raggiunto una quota di mercato del 16,7% e una crescita del 16,5%. A seguire Apple con una quota di mercato del 7,4% (le spedizioni di Mac nel secondo trimestre sono aumentate del 9,4%) e Acer con una quaota di mercato del 7,3% ma con spedizioni in crescita del 17,6%.
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