L’export italiano è tornato sopra i livelli precedenti all’emergenza Covid . Il 2021, viene messo in evidenza dal Rapporto sul commercio estero “L’Italia nell’economia internazionale”, giunto alla XXXV edizione e presentato – assieme all’Annuario 2021 Istat-Ice – presso l’Ice Agenzia, è iniziato in maniera positiva, conducendo le esportazioni italiane a risultati superiori ai livelli pre-coronavirus, come si vede dai dati del primo quadrimestre: +19.8% tendenziale, e, soprattutto, +4.2% sullo stesso periodo del 2019. Una crescita tendenziale che riguarda quasi tutti i settori e che, per molti, è largamente positiva anche sul 2019. Una tendenza che viene confermata dall’Istat. Secondo l’istituto a maggio 2021 le esportazioni hanno registrato un calo del 2% su aprile e un aumento del 41,9% su maggio 2020. Le importazioni hanno messo in evidenza un calo dello 0,3% sul mese precedente e un aumento del 51,2% su base tendenziale. La stima del saldo commerciale a maggio 2021 è pari a +5.642 milioni di euro (era +5.620 a maggio 2020). Al netto dei prodotti energetici il saldo è pari a +8.632 milioni (era +6.633 a maggio dello scorso anno). Tornando alle indicazioni contenute nel Rapporto sul commercio estero, la crescita dell’export è per quasi tutti i settori: i prodotti alimentari bevande e tabacco (+5,3% rispetto allo stesso periodo del 2020 e, addirittura, +12,3% sullo stesso periodo del 2019), il settore dei metalli (+29,1% sul primo quadrimestre del 2020 e +12% sullo stesso periodo del 2019), i prodotti chimici (+10,2% e +7,1% a pari periodo sul 2019) e il comparto degli apparecchi elettrici (+31,6% rispetto allo stesso periodo del 2020 e +8,2% sul 2019). L’indagine è stata realizzata da Ice Agenzia in collaborazione con Prometeia, Istat, The European House Ambrosetti, Fondazione Masi e Università Bocconi.
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