“Il 23 giugno scorso abbiamo inviato alla commissione europea il testo dell’Accordo di partenariato 2021-2027, che consentirà di utilizzare circa 83 miliardi di fondi strutturali, tra risorse europee e cofinanziamento nazionale. La commissione ha già apprezzato il nostro lavoro, tanto da anticipare le consultazioni interne per accelerare il negoziato. Ora spetta a noi procedere in maniera rapida per arrivare all’intesa definitiva entro e non oltre la metà di settembre, recuperando così in parte il ritardo con cui Bruxelles ha pubblicato il Regolamento”. Lo ha annunciato il ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, intervenendo all’incontro con circa duecento soggetti che compongono il partenariato, tra ministeri, Regioni e un centinaio di organizzazioni economico-sociali e rappresentanti della società civile. “Le risorse da gestire sono più elevate del precedente ciclo di programmazione”, ha spiegato Carfagna. “Di queste, oltre 56 miliardi (cioè i due terzi) andranno a finanziare Programmi regionali (Por), mentre il resto andrà’ ai Programmi nazionali (Pon), che sono stati ridotti da 13 a 10, su richiesta della commissione Ue”. Tra i Pon che saranno attivati, il ministro ha ricordato in particolare il nuovo Programma “Salute” (600 milioni di euro), focalizzato sui cittadini più vulnerabili delle regioni meno sviluppate, ma anche quello rivolto alla transizione verde e digitale (oltre 4,5 miliardi di euro), quello per favorire l’occupazione con attenzione in particolare a giovani e donne (oltre 5 miliardi), il rafforzamento del Pon “Inclusione e Povertà” (4 miliardi) e il nuovo Pon “Metro plus” (3 miliardi), che potenzia l’analoga esperienza del ciclo precedente, estendendola anche alle città medie del Mezzogiorno e guardando in particolare al miglioramento della qualità della vita in periferie e aree marginali.
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