Comieco ieri ha presentato il 6° Rapporto Annuale sulla raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone in Italia, giunto alla ventiseiesima edizione e relativo all’anno della pandemia. Cala la produzione dei rifiuti, ma non la raccolta differenziata di carta e cartone. Il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici supera l’87%: centrati gli obiettivi UE con 10 anni di anticipo.
imballaggi in carta e cartone con 3,5 milioni di tonnellate di materiali cellulosici raccolti dai Comuni italiani e continua il trend positivo della qualità e l’incremento quantitativo al Sud (+4%). Con 82 kg di carta e cartone differenziati da ogni cittadino, l’Emilia-Romagna si conferma al primo posto seguita a pari merito da Valle d’Aosta e Toscana (77,4 kg/ab) che precedono il Trentino-Alto Adige (75,4). Al Sud il primo posto spetta alla Sardegna con 60 kg di media pro-capite. In un anno caratterizzato dalla pandemia, dalle molteplici restrizioni ad essa legate, ma anche dall’aumento dell’e-commerce e del delivery, la raccolta differenziata di carta e cartone si conferma una pratica consolidata. È quanto rileva COMIECO, Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica, nel suo Rapporto Annuale sulla raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone in Italia, giunto alla ventiseiesima edizione. Con una resa pro-capite media di 57,2 kg/abitante-anno, nel 2020 sono stati differenziati complessivamente quasi 3,5 milioni di tonnellate di materiale cellulosico, con un lieve decremento dello 0,6% sull’ultimo anno, effetto diretto delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, pari a circa 22mila tonnellate. Una flessione che non riguarda il Sud che con 34mila tonnellate di carta e cartone raccolte in più rispetto al 2019 continua il suo percorso di crescita, superando le 900.000 tonnellate complessive. “I numeri del Rapporto confermano la centralità della raccolta differenziata come abitudine quotidiana, anche in uno scenario profondamente mutato, a partire dalla riduzione della produzione dei rifiuti che ha avuto una flessione prevedibile con la pandemia. Ciò nonostante, le raccolte differenziate hanno tenuto, in particolare quella di carta e cartone” – dichiara Carlo Montalbetti, Direttore Generale Comieco. “In un contesto in cui – a livello nazionale – i rifiuti si riducono del 3% e le raccolte differenziate complessive calano del 2,5%, quella di carta e cartone diminuisce di poco, solo dello 0,6%. In controtendenza il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici arrivato a quota 87%, ben 6 punti percentuali sopra rispetto al 2019”. Questo trend, frutto anche delle nuove abitudini di vita e di consumo legate al ricorso allo smart working, all’assenza di turisti e alla chiusura di esercizi commerciali e della ristorazione, emerge con maggior forza nelle grandi città come Milano, Torino e Firenze. In queste realtà la produzione complessiva di rifiuti urbani diminuisce (-8,2%) come pure la raccolta differenziata complessiva (-8,5%) ma la frazione carta e cartone meno delle altre (-3,5%). Ciò significa che l’attenzione per i rifiuti cellulosici, anche in un contesto in cui se ne producono meno, resta alta. Questo quadro di sostanziale stabilità della raccolta a livello nazionale è da leggere in chiave positiva sotto il profilo delle quantità ma anche della qualità. Relativamente alla “raccolta famiglie”, il 2020 consolida il cambio di passo iniziato nel 2019: per il secondo anno consecutivo, il dato medio (2,29%) di presenza di frazioni estranee rientra nei parametri stabiliti per la prima fascia qualità (3%) mentre la raccolta presso le attività commerciali si conferma di eccellente livello.
Scopri le ultime notizie in tempo reale. News e aggiornamenti su politica, cronaca, lavoro, economia, attualità e molto altro su www.supersud.it