Nel secondo trimestre del 2021 il Pil italiano, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato del 2,7% rispetto al trimestre precedente e del 17,3% in termini tendenziali. Lo comunica l’Istat in base alle stime preliminari. L’incremento “eccezionalmente marcato” registrato su base annua, spiega l’Istituto di statistica, deriva dal confronto con il punto di minimo toccato nel secondo trimestre del 2020 in corrispondenza dell’apice della crisi sanitaria dovuta alla diffusione del Covid. Balzo del Pil nel secondo trimestre 2021, salito del 2% nella zona euro e dell’1,9% nella Ue-27 rispetto al trimestre precedente. E’ la stima flash di Eurostat. Nel primo trimestre era sceso di 0,3% nella zona euro e di 0,1% nella Ue-27. In Italia schizza a +2,7%, dal +0,2% dei primi tre mesi dell’anno. Il commissario Ue Paolo Gentiloni osserva che “Le prime stime Eurostat sul secondo trimestre danno una crescita superiore alle previsioni e trainata da Spagna e Italia”. La crescita acquisita per il 2021, quella che si otterrebbe se nel terzo e quarto trimestre dell’anno il Pil italiano registrasse una variazione congiunturale nulla, è del 4,8%. E’ quanto calcola l’Istat in base alle stime preliminari sul periodo aprile-giugno. L’Istat ha rivisto leggermente al rialzo le stime sul Pil italiano del primo trimestre 2021. In base agli ultimi calcoli, l’economia italiana è cresciuta dello 0,2% contro il +0,1% stimato a giugno e il -0,4% della stima flash di aprile scorso. Dati positivi anche dal fronte dell’occupazione: il tasso di disoccupazione scende, nel mese di giugno, al 9,7% (-0,5 punti) e torna, dopo cinque mesi, sotto la soglia del 10%. Tra i giovani si attesta al 29,4% (-1,3 punti). A giugno “si rafforza la tendenza alla crescita dell’occupazione iniziata a febbraio 2021”: lo afferma l’Istat, indicando che la crescita risulta pari a +166mila unità (+0,7%) rispetto al mese precedente. Nel confronto annuo, il numero di occupati è superiore a quello di giugno 2020 dell’1,2% (+267mila unità). Confrontando il secondo trimestre di quest’anno con il precedente, il livello dell’occupazione è più elevato dell’1,0%, con un aumento di 223mila unità. Nel mese di giugno 2021 si registra, rispetto al mese precedente, un aumento degli occupati e una diminuzione sia dei disoccupati sia degli inattivi, spiega l’Istituto di statistica diffondendo i dati provvisori mensili. La crescita dell’occupazione (+0,7%, pari a +166mila unità) si osserva per gli uomini, le donne, i dipendenti, gli autonomi e per tutte le classi d’età. Il tasso di occupazione sale al 57,9% (+0,5 punti). Anche la diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro (-5,1% rispetto a maggio, pari a -131mila unità) riguarda sia gli uomini che le donne e tutte le classi d’età.Tra maggio e giugno si riduce anche il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,3%, pari a -34mila unità); in questo caso il calo coinvolge le donne, i minori di 24 anni e gli ultra 50-enni. Il tasso di inattività scende al 35,8% (-0,1 punti). Nel confronto del secondo trimestre con quello precedente, la crescita dell’occupazione si associa alla diminuzione delle persone in cerca di occupazione (-0,8%, pari a -20mila unità) e a quella più consistente degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,0%, pari a -279mila unità). Nel confronto annuo, invece, la crescita degli occupati (+1,2%, pari a +267mila unità) riguarda uomini e donne, dipendenti e lavoratori di ogni classe di età ad eccezione dei 35-49enni, mentre il tasso di occupazione, in aumento di 1,1 punti percentuali, sale per tutte le classi di età. Rispetto a giugno 2020, cresce anche il numero di persone in cerca di lavoro (+3,5%, pari a +81mila unità) e risulta in forte diminuzione quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-4,2%, pari a -592mila), che era aumentato in misura eccezionale all’inizio dell’emergenza sanitaria.
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