Tra i molti fenomeni emergenti ce n’è uno chiamato agricamping, che sta conoscendo un crescente successo e che ha l’Italia tra le mete preferite con un’elevata partecipazione di turisti stranieri, soprattutto tedeschi.
L’attività di agricamping è a metà strada tra il campeggio e l’agriturismo tradizionale ed è oggetto di un servizio specifico, una piattaforma online con relativa App chiamata Agricamper Italia e creata nella primavera del 2020 da una giovane imprenditrice, Pauline Nava, che funziona fondamentalmente come i servizi di camper sharing, facendo cioè incontrare domanda e offerta. In questo caso, le persone interessate possono registrarsi pagando un abbonamento annuale di 34,90 euro che dà loro diritto a sostare gratuitamente per 24 ore nelle strutture disponibili rintracciate tramite l’app. Queste mettono a disposizione apposite aree ricavate all’interno dell’azienda in mezzo alla natura, con strutture di protezione o all’ombra di alberi. Di fatto si tratta di godere di tutti i benefici e l’ospitalità di un agriturismo in fatto di cibo e attività ma pernottando nel propri camper anziché nelle stanze della struttura. Al momento ci sono oltre 200 strutture in tutta Italia che hanno aderito all’iniziativa, che permette però come tutte le piattaforme digitali, di ricavare anche interessanti dati sulle tendenze del turismo on the road. L’analisi delle prenotazioni conferma infatti il boom dei viaggi on the road e l’amore per le bellezze italiane degli stranieri, con il 52% delle prenotazioni, e tra questi dei tedeschi, che rappresentano il 62% dei turisti esteri e ribadiscono una volta di più il loro apprezzamento per il nostro Paese.
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