“In Campania ci sono 61mila attività tra bar, ristoranti e pizzerie: solo il 50% di esse ha spazi esterni all’aperto. Sul restante 50% ha pesato l’assenza di certificato in alcune famiglie, che hanno dunque preferito non andare a consumare fuori casa. Abbiamo perso il 15% di fatturato rispetto alla settimana precedente ma oltre a questo il forte rallentamento della economia della nostra regione è dovuto ai controlli a tappeto subiti dalle nostre attività”. Così Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania, tira le somme dopo le prime 48 ore dall’entrata in vigore del Green pass obbligatorio. “Il 70% di esse, due su tre, hanno subito tali verifiche. Speravamo che anche in Italia ci fosse, come in Francia, una certa tolleranza – spiega Schiavo -. E invece nelle prime 48 ore di applicazione del Green pass obbligatorio, il 6-7 agosto scorso, un esercito di controllori dello Stato, tra vigili, finanza e polizia, si è riversato nelle nostre attività. Sia chiaro: Confesercenti è sempre e da sempre per il rispetto delle regole e rappresentiamo con orgoglio le imprese che sono in regola, tuttavia tali controlli sono stati severi, pignoli e soprattutto inopportuni”.
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