Una ‘fuga di dati’ ha coinvolto Tim che ha inviato una comunicazione ad alcuni clienti circa attività sospette e anomale sui propri sistemi di gestione. I problemi sarebbero relativi all’area di accesso personale MyTim.
Sono in corso le indagini per capire la tipologia di informazioni sottratte ma i dati sui pagamenti, tra carte di credito e conti digitali, sono al sicuro. L’operatore ha, come da regolamento europeo Gdpr, notificato immediatamente l’accaduto alle autorità competenti, che hanno avviato l’iter di monitoraggio. L’azienda fa sapere di aver “già attivato e rafforzato tutte le misure necessarie per interrompere questa attività ed evitare che si ripeta, informando le autorità competenti ed i clienti interessati” e che “i dati coinvolti non contengono informazioni che possano abilitare funzioni di pagamento”. “Per tua tutela e per garantire la sicurezza delle tue informazioni, stiamo provvedendo a disabilitare in via precauzionale le credenziali MyTim, utilizzate anche per l’accesso ad alcuni servizi Tim correlati (Tim Party, Tim Personal), rendendo obbligatorio il cambio password al primo accesso all’area privata” ha spiegato il gruppo. Le attività oggetto di indagini sono state rilevate durante le normali fasi di controllo sicurezza, che hanno permesso a Tim di agire nell’immediato, disattivando nomi utente e password dei clienti coinvolti. Nonostante si sottolinei che solo chi si è visto disattivare le credenziali per l’area personale è stato coinvolto, Tim consiglia a tutti gli utenti di cambiare le chiavi private per il servizio. “Al riguardo, riteniamo opportuno raccomandarti di non utilizzare più la vecchia password, né una simile, nonché di modificare la password utilizzata per l’accesso a qualsiasi altro servizio online, qualora coincidente o simile a quella precedentemente utilizzata su MyTim”.