«La pandemia ha accelerato e portato a compimento progetti che erano solo in fase sperimentale o che languivano da anni. E le farmacie, in particolare, con la somministrazione dei vaccini si sono confermate come un fondamentale presidio di prossimità per i cittadini». Il Sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri torna su un concetto molto caro anche al ministro Speranza: la necessità di puntare, in vista di un rilancio del Ssn, su una medicina “di prossimità”. L’occasione è il convegno organizzato a Cosmofarma da Fofi e Fondazione Cannavò su “Virus vaccini varianti, un viaggio con i farmacisti e le farmacie nella nuova normalità”. «Il farmacista», ribadisce Sileri, collegandosi da Roma, «è una figura di grande fiducia per i pazienti e rappresenta oggi più che mai un cardine della corretta informazione sui temi sanitari». Guido Rasi – ex direttore di Afa ed Ema – indica nella capillarità uno degli elementi fondamentali del nostro sistema farmacia. Gli fa eco il generale dell’Esercito Antonio Battistini, braccio destro di Figliuolo nella struttura commissariale, aggiungendo che «già prima dell’emergenza sanitaria la farmacia italiana si stava trasformando in un servizio che va ben oltre la dispensazione del farmaco. È il luogo dove si distribuisce salute e il paziente riconosce nel farmacista competenza, familiarità, disponibilità al colloquio». Il presidente di Federfarma Marco Cossolo si sofferma sull’accordo raggiunto con la struttura commissariale sul prezzo calmierato dei tamponi in farmacia: «Dal 6 agosto al 6 settembre le farmacie italiane hanno effettuato 2,5 milioni di tamponi, quindi una media di 125.000 tamponi al giorno grazie alle 6.600 farmacie aderenti all’accordo sui tamponi. Con la pandemia siamo davanti a un cambiamento epocale e in questi casi o ci si fa travolgere o si cavalca l’onda e la stragrande maggioranza dei farmacisti lo sta facendo».