“La ripresa c’è, anche per la filiera dell’acciaio, che in questo momento sta andando bene a livello mondiale, ma dobbiamo come Paese ‘ritoccare’ il tema della natalità, e anche quello dell’immigrazione, perché abbiamo bisogno di persone”. Lo ha detto Gianpietro Benedetti, presidente e ad della Danieli & C. Officine Meccaniche, a margine di un evento. “Bisogna cercare di non sperperare troppo le risorse e non investire soldi dove non ci sarà ritorno – ha proseguito – anche perché su queste risorse che diventano debito si pagano gli interessi, dunque si stanno seminando le prerogative per un’inflazione. Di fronte a questo meglio investire, perché l’inflazione si combatte solo migliorando la competitività del sistema, che comincia anche dalla scuola”. Sulla situazione italiana, il presidente della Danieli ha detto di essere “fiducioso che l’imprenditorialità che caratterizza molte parti d’Italia da Sud al Nord, darà un effetto positivo”. Tuttavia, “poiché molte delle medie e grandi ormai non sono più italiane, queste stesse aziende vengono regolate solo sulla base dei numeri e dei costi, e ciò potrà dare degli effetti negativi sulla capacità di fare Pil con i capitali che dovrebbero restare, invece, dove si produce”. Sull’export, in forte ripresa anche per il sistema industriale del Fvg, ma in flessione verso la Cina, Benedetti ha commentato dicendo che quest’ultimo Paese “sta investendo in modo fortissimo nella decarbonizzazione, nella tecnologia, nella scuola e nell’alta formazione, è pronto a fare la parte del leone sulla Via della Seta, con evidenti conseguenze per le economie dell’Occidente”.
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