Bulgari lancia un nuovo profumo della collezione Man – Terrae Essence ispirato al suolo fertile della Toscana con le sue colline, vigneti e cipressi – e accelera la ristrutturazione della rete distributiva che punta ad avvicinare le fragranze al livello dell’alta gioielleria, cuore e motore della maison del gruppo francese Lvmh. «La rete distributiva mondiale sarà dimezzata entro il 2022 – spiegava l’amministratore delegato di Bulgari, Jean-Christophe Babin a Montalcino, patria del vino Brunello dove il nuovo profumo è stato presentato – col passaggio dai 20mila punti vendita del 2020 ai 13mila di quest’anno, fino ai 10mila del prossimo anno. Vogliamo arrivare ad avere una distribuzione dei profumi in linea col nostro marchio, che è di alta gioielleria». Babin è netto: «Non vogliamo essere venduti come si fa con i prodotti su Amazon». Il taglio dei punti vendita interesserà soprattutto gli Stati Uniti (dove Bulgari passerà da 2.400 distributori a 250 entro il prossimo anno) e anche l’Italia, mentre non toccherà la Cina che è un Paese in forte crescita, sottolinea l’ad. La riduzione dei punti vendita è spinta anche dall’accelerazione delle vendite online, che per i profumi Bulgari sono soprattutto indirette, attraverso piattaforme, e che la maison stima valgano ormai circa il 25% dei ricavi. La maison Bulgari nel 2021 prevede di recuperare il fatturato pre-Covid, indicato dagli analisti tra 2,5 e 3 miliardi di euro (il gruppo Lvmh non diffonde i ricavi per marchio).
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