“La Costituzione garantisce il diritto al lavoro e non si può chiedere a chi vive di lavoro” di pagare i tamponi.
Lo dice il leader della Cgil, Landini a Repubblica,sottolineando che “l’obbligatorietà del vaccino sarebbe stato un passo importante”. Propone: “un credito d’imposta per le spese sostenute dalle imprese per i tamponi” che devono essere “gratuiti per i lavoratori”.Si dice “pronto anche a valutare con le controparti il ricorso temporaneo alle risorse dei fondi sanitari integrativi o a quelli degli enti bilaterali”.
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