Si potrebbero utilizzare le nanotecnologie per preservare dal degrado i più importanti Beni Culturali della città dello Stretto, con dei trattamenti che ne possano conservare la memoria storica, non siano invasivi, rispettino la loro integrità e siano ecocompatibili. “Tutto questo è possibile intervenendo con tecnologie traspiranti, reversibili che conferiscono una maggiore durevolezza, resistenza all’abrasione, al calpestio, all’aggressione da parte della pioggia, all’attacco dello smog e siano nello stesso tempo rispettose dell’ambiente” spiega Sabrina Zuccalà Presidente del Laboratorio internazionale ‘4ward360’, pluripremiata come Eccellenza Italiana ed Internazionale nel campo delle Nanotecnologie e innovazioni tecnologiche, intervenuta durante la conferenza stampa al Comune di Messina su “Salvaguardia dei Beni Culturali con le nuove tecnologie”. Alla conferenza hanno partecipato ìl vicesindaco Carlotta Previti, l’assessore comunale alla Cultura Enzo Caruso, Antonio Sabbatella presidente dell’Istituto studi europei Alcide De Gasperi. “Messina. aggiunge Zuccalà – è una città che dopo il terremoto ha perso la sua identità storica, oggi più di ieri, è essenziale preservare la memoria tutelando il nostro patrimonio artistico, investendo nelle nuove tecnologie più performanti” Anche l’assessore alla cultura del Comune Enzo Caruso ha evidenziato l’importanza “di preservare i nostri beni culturali, che sono “il vero ‘oro’ di Messina e di tutta la Sicilia, fondamentali per la promozione del territorio e per trasmettere il nostro ‘dna culturale’ alle successive generazioni”.
Scopri le ultime notizie in tempo reale. News e aggiornamenti su politica, cronaca, lavoro, economia, attualità e molto altro su www.supersud.it