“È facile prevedere che la pressione al rialzo dei prezzi si mantenga nell’immediato futuro e le previsioni di medio periodo lasciano ad oggi intravedere un processo molto lento di riallineamento a prezzi più bassi”. Lo ha detto il presidente dell’Arera nel suo intervento alla presentazione a Parlamento e Governo della Relazione annuale, sottolineando che questo “sollecita una riflessione sulla opportunità di rendere alcuni” degli interventi per contenerne l’impatto “strutturali, tra cui la possibilità di destinare stabilmente una quota del gettito in crescita delle aste CO2 alla riduzione degli oneri generali di sistema”. L’effetto dell’intervento del governo per contenere l’aumento delle bollette “lo vedrete martedì (quando l’Arera diffonderà l’aggiornamento trimestrale, ndr.), ma sarà certamente significativo”, ha detto Besseghini. “E’ un po’ come la volta scorsa, c’era un 20% di variazione. Qualcosa di significativo si riuscirà a fare anche questa volta”, ha aggiunto. Il presidente dell’Arera ha quindi evidenziato che “la transizione, se pur accettata e condivisa, rischia di porci di fronte a extra-costi che potrebbero incidere maggiormente sulle categorie più deboli. È questo il tema della ‘transizione giusta’” ed è intervenuto anche sul tema caldo del nucleare: “L’Italia non può più permettersi di accumulare ritardi. Il decommissioning e l’individuazione del sito per la realizzazione di un deposito nazionale di rifiuti radioattivi (finalmente avviatosi in questi mesi dopo anni di ritardi e titubanze) non possono aspettare – ha detto – Perdere tempo significherebbe caricare le future generazioni di costi economici e ambientali inaccettabili”.
Scopri le ultime notizie in tempo reale. News e aggiornamenti su politica, cronaca, lavoro, economia, attualità e molto altro su www.supersud.it