Tredici settimane di nuova cassa integrazione ordinaria cominciano da lunedì 27 settembre all’ex Ilva di Taranto, ora Acciaierie d’Italia. La nuova cassa segue quella post Covid, anch’essa durata 13 settimane, e tutti gli altri precedenti periodi di cassa, sia Covid sia ordinaria. La nuova cassa integrazione ordinaria riguarderà un numero massimo come media settimanale di 3mila 500 dipendenti fra operai, impiegati e quadri. Nelle varie tipologie, gli ammortizzatori sociali sono cominciati nel siderurgico di Taranto a luglio 2019 e da allora non si sono mai interrotti. Il direttore delle Risorse umane, Arturo Ferrucci, ha motivato così ai sindacati l’ulteriore ricorso alla cassa integrazione: “Nonostante nel generale contesto di mercato siano oggi percepibili segnali ottimistici nella crescente e maggiormente stabile domanda di acciaio”, nel siderurgico di Taranto il blocco produttivo dei mesi passati “ha condizionato e continua a incidere in modo inevitabile sulla possibilità di poter saturate gli impianti di laminazione e rilavorazione a valle del ciclo produttivo sia per lo stabilimento”. E ha aggiunto: “Anche per i centri di lavorazione e laminazione a freddo del Nord Italia – ovvero Genova, Novi Ligure e Racconigi – con ovvie ricadute sulla possibilità di impiego in modo continuativo del personale addetto a tali impianti”.