Si stringono i tempi per le richieste dell’assegno temporaneo per i figli previsto da luglio a dicembre per le famiglie senza lavoratori dipendenti e senza diritto agli assegni familiari (ANF) in attesa dell’assegno unico previsto a partire dal 2022. Per le domande che arriveranno oltre il 30 settembre, infatti, non sarà possibile chiedere gli arretrati ma solo le quote a partire dal mese della richiesta. Non è escluso comunque che ci possa essere una proroga della scadenza per dare modo a chi non ha fatto la domanda, magari per distrazione, di presentarla. Al momento sono arrivate all’Inps meno di 500.000 domande, quindi meno del 30% delle famiglie potenzialmente interessate. L’assegno temporaneo riguarda 1,8 milioni di nuclei con 2,7 milioni di figli e vale 167,5 euro per ogni figlio con un aumento del 30% a partire dal terzo figlio in presenza di Isee inferiore a 7.000 euro. La quota si abbassa al salire del reddito. Nel complesso sono stati stanziati 1.828 milioni di euro compresi gli oneri per soggetti minori presenti in nuclei beneficiari di reddito di cittadinanza (1.580 milioni senza questi oneri). Per alcune famiglie la decisione di non presentare la domanda potrebbe essere legata al basso importo che si potrebbe ottenere a fronte di un Isee vicino alla soglia limite (50.000 euro). Gli importi dell’assegno sono inoltre maggiorati di 50 euro per ciascun figlio minore con disabilità presente nel nucleo.
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