“Siamo pronti ad illuminare questa città rimasta per troppo tempo oscurata. Illuminiamo Napoli come segno di ripartenza dopo quasi due anni di buio dell’economia e della socialità”: così Ciro Fiola, presidente della Camera di Commercio di Napoli, presenta alla stampa il progetto definitivo e i particolari delle “luci di Natale” a Napoli, accolte sui social tra meraviglia e polemiche. Oltre due milioni di euro di budget (più Iva), un bando internazionale e lavori a ritmo serrato consentiranno l’accensione delle luminarie ai primi di novembre “in linea con quanto si fa da circa 30 anni a Parigi e nelle altre capitali d’Europa”, tiene a sottolineare Fiola. E a chi ha considerato precoce l’inizio delle operazioni di montaggio e collaudo, il presidente della CCIAA partenopea ricorda che ci sono “tempi tecnici, condizionati anche dalle condizioni meteo” per installare luminarie e addobbi luminosi tridimensionali lungo oltre 130 km di strade e 36 piazze, dal centro alla periferia, “con particolare attenzione a luoghi della città da sempre trascurati da qualsiasi iniziativa. E’ un’operazione unica nel suo genere – aggiunge Fiola – E se le luci a Salerno portano 5 milioni di visitatori, significa che a Napoli ne avremo 50 milioni, perché Napoli è Napoli” . illumineremo ben 270 Km di stradeSi tratta indubbiamente di una operazione di rilancio dell’immagine della città e di promozione del suo territorio che punta a non lasciare indietro nessuno colossale e mai tentata prima, visto che fino a quest’anno il Natale, in termini di addobbi e luci, si “concentrava” essenzialmente nelle vie principali del “salotto buono” costituito da Vomero, Chiaia e Centro storico. Quest’anno invece l’illuminazione è partita dalla periferia, ad iniziare dalle 6 piazze di Scampia e toccherà strade da sempre “dimenticate” come via Miano o Santa Teresa degli Scalzi. Punti forti saranno indubbiamente l’albero gigante di 20 metri a Piazza del Plebiscito e il mega Babbo Natale di 10 metri a Piazza Municipio.
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