“Il 90 per cento del Pnrr è stato già impegnato e deciso dal Governo nazionale. Rimane una minima percentuale che viene messa a disposizione delle regioni, degli enti locali e della associazioni di categoria. C’è confusione: Roma deve decidere cosa fare. La Sicilia ha avanzato alcune proposte a Palazzo Chigi e aspettiamo risposte. Vogliamo capire quante esigenze del territorio verranno raccolte dal governo centrale. Però ho paura che i tempi stabiliti da Bruxelles sul Pnrr non possano essere rispettati, proprio perché in Italia stiamo perdendo tempo”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, intervenuto recentemente alla prima puntata della 17ma edizione di CasaMinutella, il talk show condotto da Massimo Minutella. Musumeci ha parlato della sua agenda politica da qui alle elezioni regionali dell’anno prossimo, intervistato dai giornalisti Mario Barresi (La Sicilia) , Alfredo Pecoraro (Ansa) da Manlio Viola (direttore di Blogsicilia) e dal direttore di Tempostretto, Carmelo Caspanello. Sempre riguardo ai fondi che arrivano da Bruxelles per far ripartire l’economia nell’epoca post covid, Musumeci ha sostenuto che “la burocrazia siciliana non è in grado di affrontare la sfida del Pnrr per il semplice fatto che non c’è più una burocrazia siciliana. Alla Regione non si fanno concorsi dal 1991. Per il presidente c’è un problema di competenze alla Regione e in tutti gli enti locali. Servono concorsi”.
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