Il Consiglio di Stato conferma la sentenza del Tar che respingeva il ricorso di alcuni insegnanti contro l’obbligo di Green pass.
Secondo il Consiglio, non esistono i presupposti di violazioni della privacy, e non vi è neppure discriminazione verso chi non si vuole vaccinare, poiché la carta verde si può ottenere anche attraverso il tampone rapido. Inoltre, il diritto individuale rivendicato nei ricorsi “non può avere valore assoluto, allorché sia posto a confronto con l’eguale diritto di una collettività”.