L’Italia si conferma uno dei Paesi europei in cui sono più alti i rischi per la salute. Nel 2019 sono state 10.640 le persone che hanno perso la vita a causa del biossido d’azoto (NO2). Un dato che pone l’Italia al primo posto in Europa. Lo scrive il rapporto dell’ Agenzia Europea dell’Ambiente (Aea). Ancora maggiore il numero dei morti dovuti al particolato fine (PM2,5) che sono stati 49.900 e che pongono l’Italia al secondo posto dopo la Germania, così come avviene per i decessi dovuti all’ozono che sono stati 3.170.
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