“Ho appena firmato il decreto che istituisce il gruppo di lavoro che opererà per la Buchmesse di Francoforte del 2024, quando l’Italia sarà Paese ospite, destinando risorse per 9 milioni di euro per preparare al meglio la nostra partecipazione. L’obiettivo è fare dei due anni che ci separano da questo appuntamento un percorso che leghi ancora di più, attorno al libro, l’amicizia tra Italia e Germania. Ho altresì scritto al presidente del Consiglio, Mario Draghi, per proporre la nomina di Ricardo Franco Levi, a commissario del Padiglione Italia per questo importante appuntamento per il mondo del libro”. Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, nel corso del suo intervento al Teatro Franco Parenti all’incontro sul futuro dell’editoria nell’ambito di BookCity Milano. Il comitato di coordinamento per la realizzazione del progetto di partecipazione dell’Italia, quale Paese ospite d’onore, alla Fiera internazionale del libro di Francoforte è così composto: Ricardo Franco Levi, presidente dell’Associazione Italiana Editori, in qualità di coordinatore; Ettore Sequi, segretario generale del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale; Armando Varricchio, ambasciatore d’Italia a Berlino;; Salvatore Nastasi, segretario generale del ministero della Cultura; Paola Passarelli, direttore generale biblioteche e diritto d’autore; Marino Sinibaldi, presidente del Centro per il libro e la lettura; Roberto Luongo, direttore dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. “Durante la pandemia – ha aggiunto- abbiamo preso delle misure che hanno aiutato molto, come il sostegno alle piccole librerie attraverso un fondo di 30 milioni di euro per gli acquisti dei libri per le biblioteche, confermato anche per il 2022 e 2023. C’è stata la scelta consapevole di tenere aperte le librerie tra i servizi pubblici essenziali nelle zone rosse. Non è un dato solo simbolico, ma importante anche per la gerarchia dei valori. Le librerie prendono un’importanza nuova. Ma il nostro lavoro non si ferma qui. C’è un tavolo di lavoro in Italia per portare a compimento una legge sulla lettura entro la legislatura, una misura analoga a quella del cinema per sostenere l’intera filiera dell’editoria. Questo percorso, fortemente condiviso, si conclude idealmente nel 2024 alla Buchmnesse di Francoforte del 2024”.