“Non diamo quei soldi per acquisiti”. L’avvertimento arriva da Paolo Gentiloni. Intervenuto nel corso della Festa dell’Ottimismo del Foglio a Firenze, il commissario europeo all’Economia ha sottolineato l’importanza della sfida legata alla gestione dei fondi stanziati dal Recovery Fund: “Insieme alla Spagna, l’Italia fa la scommessa più ambiziosa, perché entrambi abbiamo più difficoltà nell’assorbimento delle risorse europee”. Ma questa sfida, secondo l’ex presidente del Consiglio “ci consente di affrontare finalmente molti problemi irrisolti, perché sappiamo che le difficoltà si presenteranno, riguarderanno determinati territori e non si manifesteranno subito”. “Con il nostro piano – ha detto il commissario europeo – abbiamo indicato un percorso obbligato da qui al 2026 ed è un fatto positivo, a patto che gli si dia il peso, il rilievo e l’importanza che merita”. Per quanto riguarda la risposta europea all’emergenza Covid-19, Gentiloni ha ricordato il ruolo della Commissione: “Sul virus, l’Unione europea ha fatto due cose importanti: la prima, il common procurement del vaccini grazie al quale si sono evitate tensioni tra paesi vicini, scongiurato la nascita del mercato nero e distribuito le dosi in Europa”. E non solo, perché l’Ue è stata la farmacia globale, anzi, “l’attore che ha esportato di più al mondo, in ben 59 paesi, in gran parte a medio reddito”, ha spiegato il commissario. “Il secondo risultato è stato il qr code, che consente gli spostamenti tra i paesi Ue e sta funzionando per costruire una base di dati con cui si lavorerà per l’identità digitale europea”. Sulla variante Omicron, Gentiloni ha detto: “Ci vuole cautela, ma senza allarmismo. Grazie ai vaccini abbiamo evitato nuovi lockdown, è sbagliato e pericoloso dire che ritorneremo a quello scenario. Ci vuole ottimismo!”. Per quanto riguarda la riforma del Patto di stabilità, il commissario ha parlato di “sfida da non ignorare”. Complice anche la nuova coalizione al governo in Germania. “Tra i diversi governi europei c’è una prospettiva comune verso regole più realistiche che consentano di ridurre il debito, permettano più investimenti, ciò su cui non c’è accordo è come farlo. In questa partita la Germania avrà un ruolo cruciale”. Del resto, “Olaf Scholz è persona competente e dotata di grande capacità di compromesso, e anche il ministro delle Finanze lavorerà in questa direzione”. E’ scritto nero su bianco nel contratto di governo tra Spd, Verdi e Fdp: “Contiene diverse aperture e i tedeschi prendono molto sul serio gli impegni presi”, ha concluso Gentiloni.
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