Un tavolo regionale con la presenza degli interlocutori istituzionali – Regione, Asp, Asm, Comuni – per affrontare le maggiori criticità del comparto funerario; l’approvazione di un disegno di legge già all’esame delle Commissioni alla Camera per una riforma delle attività regolate da una legge di oltre 30 anni fa; l’adeguamento della legislazione regionale di settore che risale al 2016Sono le conclusioni operative dell’incontro promosso a Potenza da Federcofit (Federazione del Comparto Funerario Italiano), che dal 1999 affianca le imprese ( oltre 6mila, circa 25mila occupati diretti e altrettanti nell’indotto, fatturato in crescita che supera i 2 miliardi di euro) per promuoverne la crescita economica e la professionalità. Ad introdurre i lavori il vice presidente nazionale della federazione Giovanni Caciolli che ha sottolineato i problemi da affrontare: cimiteri in stato di abbandono; carenza di loculi; pratiche per i servizi funerari e cimiteriali ancora cartacee e la burocrazia molto lenta, con le autorizzazioni per le cremazioni che richiedono molti giorni. Caciolli ha evidenziato il ruolo nazionale attribuito in occasione del recente ottavo congresso alla presidente regionale Vittoria Franchino (40 imprese lucane associate), componente di Donne Imprese Confartigianato, titolare centro servizi funebri Gulfo, e Presidente del Collegio dei Garanti oltre che della Presidenza nazionale della Federazione.
E’ stata Franchino ad indicare tra gli obiettivi prioritari quello del confronto con le istituzioni e dei controlli da svolgere non di “tipo punitivo” – ha precisato – ma finalizzati al pieno rispetto delle normative e dalla parte dell’utenza oltre che a tutela dell’imprenditoria che svolge con professionalità ed impegno questa attività. Il mondo è andato avanti a grandi passi, le attività funebri sono rimasta al palo.
Anche le leggi regionali, come quella della regione Basilicata che abbiamo voluto con tenacia, non supera questo vuoto sul piano nazionale. L’on. Vito De Filippo, componente Commissione Affari Sociali della Camera), in video collegamento, ha fatto il punto del ddl che intende mettere ordine tra Testi Unici e regolamenti che risalgono persino agli anni novanta, mentre la presidente regionale Anusca Umbria Lorella Capezzali (anche lei in video collegamento) ha parlato dei compiti degli ufficiali di stato civile che puntano sulla trasformazione del digitale per la semplificazione delle procedure.
«La prima esigenza degli operatori che raccogliamo – ha detto l’assessore regionale alle Attività Produttive Francesco Cupparo nel suo intervento, spiegando la proposta da lui partita e subito raccolta dagli operatori di un tavolo regionale – è lo snellimento dei procedimenti burocratici che i sistemi di digitalizzazione – che la Regione Basilicata intende rafforzare anche attraverso le “missioni” del PNRR – possono contribuire a superare. L’obiettivo da sostenere è quello di regolamentare il settore funerario non solo negli aspetti igienico-sanitari ma anche in quelli di tipo gestionale ed economico imprenditoriale oltre che per quanto riguarda la tutela dei cittadini soprattutto nel settore delle onoranze funebri. Come Dipartimento Attività Produttive ci siamo occupati di favorire investimenti da parte delle imprese del settore – al pari di tutti gli altri comparti – attraverso un Avviso di microcredito e contribuire alla crescita professionale. In proposito si possono valutare insieme alcuni percorsi di formazione-aggiornamento professionali per i dipendenti delle imprese tenuto conto che stiamo attivando il sistema dei voucher finalizzati alla formazione. La nostra disponibilità è totale per recepire le proposte che verranno e di concordare le azioni da mettere in campo». Le difficoltà dei medici legali lucani (in totale solo 8) a svolgere il proprio lavoro è stata espressa dal responsabile Camere Mortuarie Basilicata Aldo Di Fazio, una struttura che in Basilicata è giovanissima (2019) e svolge l’attività presso gli ospedali di Potenza e di Matera. Per Rosa Gentile, dirigente nazionale e regionale Confartigianato che ha seguito i lavori, al quale ha partecipato anche il segretario nazionale Federcofit Piero Chiappano, «L’incontro ha testimoniato l’evoluzione di un comparto che rivendica, prima di tutto, l’attenzione dovuta se non altro per il delicato e prezioso lavoro che svolge, superando anni di sottovalutazione e disattenzione. I titolari di piccole imprese, molti associati a Confartigianato – ha aggiunto – hanno bisogno di investimenti e di formazione del personale. Per questo confidiamo negli impegni della Regione con l’assessore Cupparo e nel nuovo ddl che potrebbe rappresentare, finalmente, la fine di un vuoto legislativo penalizzante per il settore e dare al settore una unitarietà sul piano nazionale (superando i limiti delle norme regionali) e prospettive di sviluppo e di crescita professionale. Confartigianato sosterrà ogni iniziativa che possa contribuire a tutelare questa categoria di microimprese».
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